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Bagni della Regina Giovanna

La storia dei Bagni della Regina Giovanna risale al periodo romano, quando la zona era utilizzata come cava di pietra per la costruzione di edifici e monumenti. In epoca medievale, il luogo divenne una tenuta agricola che fu poi donata alla chiesa locale.

Nel XV secolo, i monaci di Sant’Agostino costruirono un’acquedotto che portava l’acqua dalle sorgenti di San Francesco alla tenuta, dando vita ad una grande piscina naturale che ancora oggi è visitabile.

Nel XVII secolo, i Bagni furono acquistati dalla famiglia Santomasi e vennero ampliati con la costruzione di una villa, che divenne una residenza estiva della famiglia reale borbonica.

Il nome “Bagni della Regina Giovanna” fu dato alla tenuta in onore della regina Maria Giovanna di Borbone, che amava trascorrere le sue giornate estive qui. La regina, infatti, era nota per la sua passione per il mare e spesso organizzava feste e bagni in compagnia delle sue damigelle. Si narra che, nel XV secolo, la regina di Napoli Giovanna II D’Angiò, incontrasse anche i suoi amanti nella piscina naturale

 

Nel corso degli anni, i Bagni della Regina Giovanna hanno subito numerosi danni e trasformazioni. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il sito fu utilizzato come base militare dagli Alleati e subì danni significativi. Negli anni ’60, la tenuta fu acquistata dalla famiglia De Simone, che avviò una serie di lavori di restauro e di consolidamento.

Oggi, i Bagni della Regina Giovanna sono un’importante attrazione turistica e culturale della costiera sorrentina. Il sito è visitabile e si può ammirare la grande piscina naturale, il resto della villa borbonica e i resti di una cappella medievale. Inoltre, il sito è anche utilizzato per eventi culturali, come spettacoli teatrali e concerti.

In conclusione, i Bagni della Regina Giovanna rappresentano un importante patrimonio storico e culturale della costiera sorrentina. Questo luogo incantevole, immerso nella natura, è una tappa obbligatoria per chi visita la zona e rappresenta un’occasione unica per conoscere la storia e la cultura di questo territorio.

 

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