
Il Rione Sanità a Napoli: Un viaggio tra storia, cultura e mistero
Wanderlust bentornati,
sono stata invitata a visitare il Cimitero delle Fontanelle a Napoli e le emozioni che ho provato sono talmente intense che raccontarlo è stato davvero difficile.
Il rione Sanità, uno dei quartieri più affascinanti e autentici di Napoli, è un luogo dove storia, arte e tradizioni si intrecciano in un mosaico unico. Situato ai piedi della collina di Capodimonte, questo rione ha dato i natali a personalità illustri come Totò e conserva ancora oggi un’atmosfera vibrante e popolare. Ma il vero cuore pulsante del quartiere è il suo straordinario patrimonio storico e artistico tra cui spicca il celebre Cimitero delle Fontanelle.

LA STORIA DEL RIONE SANITA’
Il Rione Sanità nacque nel XVII secolo come zona residenziale per l’aristocrazia napoletana. La sua posizione strategica, all’epoca periferica rispetto al centro cittadino, lo rese luogo ideale per costruire sontuose dimore e magnifiche chiese. Tuttavia, nel corso del tempo, il rione ha subito un processo di trasformazione, diventando uno dei quartieri più popolari di Napoli, con un’identità forte e radicata.
Passeggiando per le sue strade si possono ammirare palazzi nobiliari, chiese barocche e catacombe antichissime, come le Catacombe di San Gennaro e quelle di San Gaudioso, che offrono un viaggio affascinante nel passato della città.
IL CIMITERO DELLE FONTANELLE: UN LUOGO DI CULTO E MISTERO
Uno dei luoghi più suggestivi del Rione Sanità è senza dubbio il Cimitero delle Fontanelle. Situato in una cavità tufacea, questo cimitero ospita migliaia di resti umani, accumulati nel corso dei secoli a causa di epidemie e carestie. Il Cimitero nel XVII secolo, durante le epidemie di peste del 1656 e di colera del 1836, divenne luogo di sepoltura per le vittime che la città non riusciva a contenere nei cimiteri tradizionali. Con una superficie di circa 3.000 metri quadrati, ospita i resti di oltre 40.000 persone, testimoni silenziosi di secoli di storia napoletana.
Il Cimitero delle Fontanelle: Un Viaggio nel Cuore Sotterraneo di Napoli
Nascosto tra i vicoli del quartiere Sanità di Napoli, il Cimitero delle Fontanelle rappresenta, quindi, uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi della città partenopea. Questo antico ossario, scavato nelle cavità tufacee della collina di Materdei, racconta storie di epidemie, devozione popolare e tradizioni secolari che costituiscono l’anima profonda di Napoli.
Le origini: da cava a ossario
Il nome “Fontanelle” deriva dalle piccole sorgenti d’acqua che un tempo sgorgavano in questa zona. Le grotte tufacee furono inizialmente utilizzate come cave per l’estrazione del materiale da costruzione per gli edifici della città. Solo successivamente, a partire dal XVI secolo, questi spazi sotterranei furono adibiti a ossario.
Il momento cruciale nella storia del cimitero fu la terribile epidemia di peste del 1656, che decimò la popolazione napoletana. Le chiese e i cimiteri cittadini non potevano più contenere tutti i defunti, così molti corpi furono trasportati nelle cavità delle Fontanelle. Questo processo si ripeté durante altre epidemie e calamità nei secoli successivi, compreso il colera del 1836.
Il culto delle “anime pezzentelle”
Ciò che rende il Cimitero delle Fontanelle veramente unico è il culto delle “anime pezzentelle” (anime del purgatorio), sviluppatosi nel XIX secolo. Secondo questa tradizione, i napoletani adottavano un teschio anonimo, lo pulivano, lo posizionavano in un luogo specifico e gli offrivano preghiere, fiori e piccoli doni, in cambio di protezione e grazie.
Questo rituale, noto come “refrisco” (refrigerio), rappresentava un patto tra i vivi e i morti: in cambio di cure e preghiere, le anime dei defunti avrebbero vegliato sui loro benefattori. Ogni teschio riceveva un nome e una nuova identità, diventando parte di una famiglia.
Il teschio di Donna Concetta e altre storie
Tra i teschi più famosi c’è quello di “Donna Concetta”, soprannominata “‘a capa che suda” (la testa che suda) perché la sua superficie appare sempre umida, un fenomeno che i devoti interpretavano come segno di sofferenza nel purgatorio.
Un’altra storia famosa è quella del “Capitano”, un teschio che secondo la leggenda apparteneva a un marinaio geloso che, tornato da un lungo viaggio, uccise la moglie sospettando un tradimento.
L’esperienza di visita oggi
Oggi il Cimitero delle Fontanelle è un museo a cielo aperto che si estende per circa 3.000 metri quadrati e ospita i resti di circa 40.000 persone, sebbene alcune stime parlino di cifre molto più alte.
Entrando in questo spazio sotterraneo, il visitatore viene accolto da un silenzio surreale e da un’atmosfera di pace e raccoglimento. Le ossa e i teschi sono ordinatamente disposti in pile o in piccole cappelle, creando un paesaggio tanto macabro quanto affascinante.
La luce naturale che filtra dalle aperture sul soffitto crea giochi di ombre che rendono l’ambiente ancora più suggestivo, mentre il contrasto tra il bianco delle ossa e il grigio del tufo napoletano offre uno spettacolo visivo indimenticabile.
Informazioni pratiche per la visita
Il Cimitero delle Fontanelle si trova in Via Fontanelle, 80, nel quartiere Sanità di Napoli. È facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici o a piedi dal centro storico.
L’ingresso è gratuito, e il sito è aperto tutti i giorni tranne il mercoledì, dalle 10:00 alle 17:00. È consigliabile visitarlo al mattino per godere della migliore illuminazione naturale.
Nelle vicinanze si trovano altre attrazioni come le Catacombe di San Gennaro e il Palazzo dello Spagnolo, quindi è possibile organizzare un itinerario completo nel quartiere Sanità, una delle zone più autentiche e ricche di storia della città.
Visitare il Cimitero delle Fontanelle non è solo un’esperienza turistica, ma un vero e proprio viaggio antropologico che permette di comprendere il rapporto unico che i napoletani hanno sviluppato con la morte.
Questo luogo rappresenta una perfetta sintesi della cultura napoletana: il rispetto per i defunti, la religiosità popolare, la capacità di trasformare anche gli aspetti più cupi dell’esistenza in occasioni di connessione spirituale.
Il Cimitero delle Fontanelle è quindi una tappa imperdibile per chi desidera scoprire il volto più autentico e profondo di Napoli, una città dove passato e presente, vita e morte, sacro e profano si intrecciano in un dialogo senza fine.
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